AMARO MONTENGRO: SAPORE VERO

Freni e Frizioni
4 min readJun 19, 2018

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AMARO MONTENEGRO: SAPORE VERO

di Riccardo Rossi

Benvenuti nell’appuntamento settimanale di “What’s Your Spirit?”. Oggi rimarriamo in Italia e vi parliamo di uno degli amari piu’ conosciuti in tutto il globo, un amaro del quale scommetto che tutti ricordiamo le varie pubblicita’ degli ultimi anni: sto parlando di Amaro Montenegro.

La sua nascita si deve ad un certo Stanislao Cobianchi, un giovane, appassionato alchimista che abbandona la carriera ecclesiastica che i propri familiari gli avevano imposto e si imbarca in un viaggio sopra di una nave mercantile all’avventura.

Tocca diversi paesi di diversi continenti e viene a contatto con erbe e spezie piu’ disparate: dalla maggiorana all’artemisia, dalla cannella del Madagascar alla noce moscata ecc…

Tornato in Italia dedica la sua vita alla preparazione di liquori ed elisir e nel 1885, dopo anni di esperimenti, arriva alla formula dell’amaro Montenegro e fonda la “Cobianchi Stanislao Distilleria a Vapore”.

In realta’, il nome originale dato al prodotto era “Elisir di Lungavita” e solo dopo 11 anni cambia il nome, in onore di Elena Principessa del Montengro convogliata a nozze con Vittorio Emanuele III.

Anche la bottiglia e’ studiata nei minimi dettagli da Stanislao che vuole creare qualcosa di unico e inconfondibile come il suo liquore e cosi disegna e crea la bottiglia che per lo piu’ e’ restata immutata fino ai giorni nostri.

Il successo di Amaro Montenegro e’ immediato e alle diverse Esposizioni Universali gli vengono assegnate delle medaglie, partendo da quella di Bruxelles nel 1898.

Anche personaggi del calibro di Gabriele D’annunzio ne decantano le virtu’.

Come gia’ accennato, il successo di questo amaro passa poi lungo una serie di iniziative pubblicitarie che saranno icone nel mondo televisivo. Io ad esempio ricordo bene il filotto di quelle degli anni ’90 dove c’erano quasi sempre 3 amici che dopo un’impresa particolare, si riunivano intorno ad un tavolo brindando con il Montenegro.

Ad oggi, e parlo ora in particolare del nostro settore, Montenegro sta investendo anche molto nel marketing e dell’uso di amaro anche in miscelazione, un trend iniziato negli Stati Uniti gia’ da qualche anno ma che anche da noi sta prendendo sempre piu’ piede.

Circa un anno fa’ si era tenuta una giornata formativa nel nostro locale dove avevano aderito circa una cinquantina di persone del settore, tenuta da persone del calibro di Daniele Gentili, Giuseppe Gallo e il master botanist di amaro Montenegro Matteo Bonoli. E proprio un paio di mesi fa l’azienda ha invitato i barman piu’ rappresentativi della capitale al ristorante stellato Marco Martini Restaurant Cocktail bar per un’altra giornata di formazione ancora con Daniele, Matteo e il bartender di fama internazionale Marian Beke.

Masterclass at Freni e Frizioni

Ma torniamo al prodotto in questione, Matteo e’ una delle poche persone al mondo a sapere la ricetta dell’amaro che vede al suo interno 40 erbe aromatiche tra le quali: noce moscata, chiodi di garofano, cannella che danno la parte dolce, artemisie, maggiorana, origano e semi di coriandolo per la parte amara ed erbacea e l’arancia dolce, quella amara e gli arancetti essiccati per la parte agumata.

Nel processo produttivo qualcosa viene fatto tramite bollitura, qualcosa viene fatto tramite macerazione e qualcos’altro ancora viene distillato.

Da questi vari processi si otterranno 6 note aromatiche che si caratterizzano per un diverso profilo sensoriale:

- nota erbacea e amara

- nota floreale e speziata

- nota dolce e tostata

- nota fresca e balsamica

- nota fruttata e vegetale

- nota calda e tropicale.

Dal blend di queste essenze e dal “Premio” , oltre la diluizione con alcol, zucchero e acqua, otterremo finalmente il nostro prodotto finale. Il “Premio” e’ un ingrediente segreto, frutta della microdistillazione di 5 erbe aromatiche la cui intensita’ e’ tale che ne basta una sola goccia in ogni bottiglia, circa un litro ogni 15.000 per completare la ricetta.

Come accennato prima, oltre che ovviamente consumato liscio, il Montenegro puo’ essere consumato nei cocktail.

L’azienda ne propone molti tra cui il Montenegroni, un Negroni dove la parte bitter e’ data proprio dall’amaro e il Monte Mule, un Moscow Mule con l’amaro al posto della vodka.

Noi l’abbiamo utilizzato in diverse drinklist come in quella di qualche anno fa dove lo Psycho Killer era un cocktail Martini “sporcato” di Montenegro anziche’ vermouth e in questa attuale dove l’amaro e’ uno degli ingredienti del nostro Mariachi.

Presente anche in un drink in botte nel nostro altro locale di Torino, The Mad Dog Social Club dove il Montenegro e’ miscelato con whisky e vermouth dry.

Salute!

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