Gin Arte

Freni e Frizioni
3 min readMar 20, 2020

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di Riccardo Rossi

Oggi vi parlo di un gin italiano abbastanza recente ma che gia’ sta facendo parlare molto di se’: Gin Arte.

Come si evince dal nome, questo gin e’ un inno all’arte che viene richiamata sia nella bottiglia sia nei botanicals utilizzati.

La bottiglia e’ una rappresentazione dell’essenza artistica: e’ la tela bianca del pittore, il blocco di marmo dello scultore, il pentagramma ancora vuoto di un musicista, il foglio che aspetta di essere riempito dal poeta. Per questo motivo vari artisti saranno coinvolti tra pittori, fotografi, street artist, tatuatori e designer per liberare la loro creativita’ e interpretare un tema di loro interesse.

Il primo artista chiamato a personalizzare la bottiglia e’ stato il pittore olandese Lou Thissen, che ha creato tre dipinti in onore del pittore toscano Pontormo, di scuola “Manierista Toscana”.

Lou Thissen
L’arte di Lou Thissen

Come dicevo, l’arte viene richiamata anche nelle botanicals di questo gin tra le quali sono presenti alcune erbe che nel Medioevo erano usate come pigmenti per i colori di pittori e scultori. Cosi troviamo la nepitella usata per il pigmento del verde, il cartamo, la reseda odorata e la robbia che davano vita al giallo, il guado di Montefeltro che dava origine al blu.

Le altre botanicals sono: Ginepro, Angelica, Lavanda, Pino Mugo, Fiori di Sambuco, Ibisco, Germogli di Pino, Aghi di Pino.

Nepitella

Questi ingredienti vengono pero’ distillati separatamente: il ginepro, rigorosamente toscano, viene messo in infusione in alcol puro al 65% e poi distillato in alambicco discontinuo sottovuoto per preservarne al meglio gli aromi. Le botanicals dell’ arte vengono infuse separatamente in alcol al 55% e poi distillate, sempre separatamente, in alambicco discontinuo non sottovuoto. Gli altri ingredienti sono messi in infusione sempre in alcol al 55% e poi distillati in un piccolo alambicco discontinuo non sottovuoto.

I risultati delle tre distillazioni vengono poi assemblati e lasciati riposare per alcuni giorni; viene poi aggiunta acqua purissima di origine glaciale fino a portare la gradazione al 44%. Dopo di cio’ si passa alla filtrazione a bassa temperatura in fogli di cellulosa per eliminare gli eventuali residui oleosi.

Il risultato finale e’ un dry gin molto aromatico con un ottimo bilanciamento tra le note floreali e quelle balsamiche.

Gin Arte nasce dalla mente di Tommaso Cavalli, possessore della Tenuta di Panzano in Chianti, dove vive e lavora da piu’ di 30 anni prima come allevamento da trotto, poi come produttore di vini rossi di qualita’ e poi come distribuzione internazionale della Vodka Roberto Cavalli.

A inizio Marzo di quest’anno e’ stata lanciata la nuova bottiglia questa volta dedicata a Frida Kahlo, un’icona dell’arte messicana e non solo.

La nuova bottiglia

Tradimenti, aborti spontanei, femminismo, ribellione, un incidente stradale paralizzante: Frida Kahlo ha trasformato la propria sofferenza in arte trascendentale. Ha usato il simbolismo visivo del dolore fisico in un tentativo di comprendere meglio le emozioni travolgenti. Ancora oggi ispira la moda moderna. È una rappresentazione di bellezza non convenzionale per ogni donna, celebrità e star.

Noi di Freni e Frizioni abbiamo avuto il piacere di essere una delle tappe del lancio dove alcuni ospiti, insieme al loro Brand Ambassador Filippo Sisti, hanno fatto il giro di alcuni bar della capitale con una modella che impersonava proprio Frida.

team Freni piu’ Frida

Gin Arte e’ distribuito in Italia dal gruppo Francoli.

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